Minervois-la-Livinière Dop - Francia - modifica ordinaria disciplinare

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Nel capitolo I del disciplinare della Dop Minervois-la-Livinière, al punto VIII relativo alla resa dei vini della DOP, la resa di base è ridotta da 45 a 42 hl/ha e la resa massima da 54 a 51 hl/ha in adeguamento al livello della resa dei vini a denominazione di origine prodotti nella regione del Minervois.
La modifica relativa alla resa massima è stata riportata nel documento unico alla voce «Rese massime».

Dop  Minervois-la-Livinière  Fr

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2020/C 434/09)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione. (1)

COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«MINERVOIS-LA-LIVINIÈRE»

PDO-FR-A0667-AM01

Data della comunicazione: 9 settembre 2020

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Resa

Nel capitolo I del disciplinare, al punto VIII relativo alla resa dei vini della DOP, la resa di base è ridotta da 45 a 42 hl/ha e la resa massima da 54 a 51 hl/ha in adeguamento al livello della resa dei vini a denominazione di origine prodotti nella regione del Minervois.

La modifica relativa alla resa massima è stata riportata nel documento unico alla voce «Rese massime».

2.   Pratiche colturali

Nel capitolo I del disciplinare, al punto VI relativo alla conduzione della vigna:

le norme sulla densità di impianto sono integrate per prevedere il caso delle vigne impiantate dal 31 luglio 2019, che possono presentare una densità minima di 4 200 ceppi per ettaro anziché 4 000;

per rispettare al meglio la resa stabilita, l’altezza del fogliame delle viti palizzate è portata da 1,40 a 1,60 m2 di superficie esterna di vegetazione al suolo per la produzione di un chilogrammo di uva;

la produzione media massima per parcella scende da 7 500 a 7 000 ceppi per ettaro.

Queste modifiche del disciplinare garantiscono un migliore adeguamento delle condizioni di produzione alla realtà del settore.

Queste modifiche sono riportate alla voce «Pratiche di vinificazione» del documento unico.

3.   Caratteristiche analitiche del prodotto

Nel capitolo I del disciplinare, al punto VII relativo allo stato della raccolta, il titolo alcolometrico volumico naturale minimo è portato dal 12,5 al 13 % e la buona maturazione delle uve è valutata in relazione a un tenore zuccherino delle uve inferiore a 218 anziché 212 grammi per litro di mosto. Queste modifiche del disciplinare garantiscono un migliore adeguamento delle condizioni di produzione alla realtà del settore.

Tali modifiche sono riportate nel documento unico, tra le caratteristiche analitiche del prodotto presentate nella descrizione dei vini.

4.   Assemblaggio dei vitigni

Al punto IX del disciplinare, nelle regole di assemblaggio dei vitigni, è specificato che la proporzione dell’insieme delle varietà Carignan N, Cinsaut N, Grenache N, Mourvèdre N e Syrah N è pari o superiore all’80 % dell’assemblaggio, e si aggiunge che una sola di queste varietà non può rappresentare oltre l’80 % dell’assemblaggio.

Questa modifica è riportata alla voce «Pratiche di vinificazione» del documento unico.

5.   Data di commercializzazione dei vini

Al punto IX del disciplinare relativo all’elaborazione e al confezionamento dei vini, le date di commercializzazione dei vini tra operatori e commercianti e la data di immissione dei vini sul mercato sono rimosse al fine di eliminare ogni rischio di concorrenza sleale tra soggetti.

Questa parte eliminata è stata spostata alla voce «Pratiche enologiche specifiche» del documento unico.

6.   Legame con la zona geografica

Nel capitolo I del disciplinare, al punto X relativo al legame con la zona geografica, i numeri relativi alla produzione dei vini della denominazione sono stati aggiornati con quelli della raccolta 2018, specificando che 11 000 hl sono prodotti da 45 produttori, di cui 2 cantine cooperative che elaborano il 20 % dei volumi.

Questi dati sono stati aggiornati alla voce «Legame con la zona geografica» del documento unico.

Nel capitolo I del disciplinare, al punto X relativo al legame con la zona geografica, la descrizione organolettica dei vini è stata integrata per specificare che i vini presentano anche note speziate.

Quest’integrazione è stata riportata alla voce sulla descrizione organolettica del vino o dei vini nel documento unico.

7.   Obblighi di dichiarazione

Nel capitolo II del disciplinare relativo agli obblighi di dichiarazione dei produttori della denominazione, si aggiungono i seguenti obblighi:

l’identificazione delle parcelle irrigabili deve essere allegata alla dichiarazione preliminare delle parcelle destinate alla produzione della denominazione;

la dichiarazione di rivendicazione è accompagnata da una copia della dichiarazione di raccolta e, a seconda dei casi, da una copia della dichiarazione di produzione o da un estratto della contabilità di magazzino per gli acquirenti dei mosti e delle uve.

Queste modifiche non incidono sul documento unico.


DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

Minervois-la-Livinière

Minervois-la-Livinière

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP — Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

Caratteristiche analitiche

Si tratta di vini secchi fermi rossi.

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 13 % e le uve sono considerate a un buon grado di maturazione quando il loro tenore zuccherino è inferiore a 218 grammi per litro di mosto.

I vini pronti per essere immessi in commercio sfusi o confezionati hanno un contenuto di acido malico inferiore o uguale a 0,4 grammi per litro.

I vini destinati a essere commercializzati sfusi o confezionati presentano un tenore di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio):

inferiore o uguale a 3 grammi per litro, per i vini con un titolo alcolometrico volumico naturale inferiore o uguale al 14 %;

inferiore o uguale a 4 grammi per litro, per i vini con un titolo alcolometrico volumico naturale superiore al 14 %.

I tenori di acidità totale, acidità volatile e anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Caratteristiche organolettiche

I vini sono ottenuti dall’assemblaggio di più vitigni secondo la tradizione dei vigneti della Linguadoca, con una presenza prevalente dei vitigni Grenache N, Mourvèdre N e Syrah N. Ricchi e densi, hanno un colore rosso porpora intenso con riflessi aranciati.

Sono vini complessi, che evolvono verso note speziate, di frutta cotta o in confettura, esaltate, nel caso dei vini affinati in botti di rovere, da sentori di vaniglia o cacao.

Molto concentrati e tannici, ma sempre equilibrati, questi vini esprimono potenza e calore e offrono un’ottima persistenza al palato. Con una spiccata attitudine all’invecchiamento, conservano a lungo una consistenza morbida e vellutata, delicati sentori caldi e il sapore fruttato caratteristico dei grandi vini del sud della Francia.

5.   Pratiche di vinificazione

a)   Pratiche enologiche specifiche

Pratica colturale

Le vigne hanno una densità minima d’impianto di 4 000 ceppi per ettaro; per gli impianti realizzati a partire dal 31 luglio 2019, la densità minima è di 4 200 ceppi per ettaro.

La distanza tra i filari è inferiore o uguale a 2,50 m

Ciascun ceppo dispone di una superficie massima di 2,50 m2. Questa superficie è ottenuta moltiplicando la distanza interfilare per la distanza tra i ceppi.

La potatura è effettuata prima della fase fenologica E (secondo Baggionili), ovvero 3 foglie distese sulle prime 2 gemme franche.

Le viti sono potate corte, con un massimo di 12 gemme franche per ceppo, e ogni sperone reca al massimo 2 gemme franche.

Il vitigno Syrah N può essere potato a Guyot semplice, con un massimo di 10 gemme franche per ceppo, di cui massimo 6 gemme franche sul capo a frutto e massimo 2 speroni di riserva recanti, ciascuno, al massimo 2 gemme franche.

L’altezza del fogliame delle viti palizzate deve permettere di disporre di 1,60 m2 di superficie esterna di vegetazione al suolo per la produzione di un chilogrammo di uva; questa regola si applica a partire dal 30 giugno di ogni anno.

La produzione media massima per parcella è fissata a 7 000 kg per ettaro.

Può essere ammessa l’irrigazione.

Pratica enologica specifica

I vini sono ottenuti dall’assemblaggio di uve, mosti o vini provenienti da almeno due vitigni.

La proporzione dell’insieme delle varietà Grenache N, Lledonner Pelut N, Mourvèdre N e Syrah N è pari o superiore al 40 % dell’assemblaggio.

La proporzione dell’insieme delle varietà Carignan N, Cinsaut N, Grenache N, Mourvèdre N e Syrah N è pari o superiore all’80 % dell’assemblaggio, e una sola di queste varietà non può rappresentare oltre l’80 % dell’assemblaggio.

I vini sono sottoposti ad affinamento almeno fino al 15 ottobre dell’anno successivo a quello della raccolta.

È vietato ricorrere alla termovinificazione, a vinificatori in continuo, a vasche di riciclaggio delle vinacce, diraspatrici verticali, sgocciolatoi a vite e presse continue.

I vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello dell’Unione e dal Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima).

b)   Rese massime

51 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

La raccolta delle uve, la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni:

Dipartimento dell’Aude: Azille;

Dipartimento dell’Hérault: Azillanet, Cesseras, Félines-Minervois, La Livinière, Siran.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Carignan N

Cinsaut N - Cinsault

Grenache N

Lledoner pelut N

Mourvèdre N - Monastrell

Piquepoul noir N

Rivairenc N - Aspiran noir

Syrah N - Shiraz

Terret noir N

8.   Descrizione del legame/dei legami

Descrizione della zona geografica

L’area si trova nel cuore della zona geografica della denominazione d’origine controllata «Minervois», nella regione del «Petit Causse», ai piedi della Montagne Noire, la parte più meridionale delle Cevenne. La zona geografica interessa il territorio di cinque comuni del dipartimento dell’Hérault e quello di un comune del dipartimento dell’Aude, nel sud della Francia.

In un paesaggio dalle vedute ampie e luminose e dall’orografia accidentata, la vite si alterna alle colline coperte di pini, garighe, ginepri o querce, intervallate da thalweg o depressioni più ampie.

Orientati a sud/sud-est, i vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra 120 e 330 metri.

La zona geografica è delimitata, nella parte occidentale, dal fiume «Ognon», affluente dell’Aude e, in quella orientale, dal massiccio della «Serre d’Oupia» e dal fiume Espène.

La zona geografica appartiene a una sinclinale riempita di sedimenti molassici del Terziario, interrotti da banchi di arenaria, al centro, da conglomerati calcarei lacustri, a nord, e da terrazze ghiaiose sparse, a sud.

Il clima è caratterizzato da una ridotta pluviometria annua compresa tra 400 e 500 millimetri e da una temperatura annua superiore a 14 °C, con oltre 2 400 ore di sole all’anno.

La regione del «Petit Causse» è protetta contro le piogge provenienti da ovest dall’ostacolo naturale rappresentato dalle colline di «Laure Minervois», mentre la «Serre d’Oupia» blocca gli influssi marittimi provenienti dal Mediterraneo. Calda e secca e con un deficit idrico estivo molto marcato, la regione beneficia tuttavia di fresche correnti notturne che scendono dai crinali del Causse.

Informazioni sul prodotto e fattori umani che contribuiscono al legame

La vite è presente nel «Minervois» sin da epoca romana.

Con la fondazione della provincia romana della Gallia Narbonense nel 118 a.C., la viticoltura si insedia definitivamente in questa regione particolarmente propizia ai commerci, in quanto attraversata da una strada romana che collegava Tolosa a Lodève, a nord della «Via Domitia».

Molti veterani della Legione ricevettero delle concessioni e fondarono qui loro cantine vinicole (villae). I vini erano esportati con successo in tutto l’impero, soprattutto quando nel 92 d.C. l’imperatore Domiziano proibì ogni nuovo impianto di viti per evitare la concorrenza.

Con i loro nomi, tre comuni sono tutt’oggi una testimonianza di quell’epoca e della sua cultura vitivinicola: La Livinière per «Cella Vinaria» (cantina vinicola), Siran per «Villa de Sirius», dal nome del primo legionario romano insediatosi nella regione, e Félines per «Figulina», il laboratorio di ceramica, in particolare anfore.

Più tardi la storia viticola della regione si fonde con quella della regione Linguadoca, con le grandi invasioni del III-VII secolo, seguite dalle conquiste saracene che frenano l’espansione dei vigneti dal VII al IX secolo. La viticoltura riprende a crescere sotto l’impulso delle abbazie benedettine, come quelle di Agnan de Caunes o di Saint-Jean.

L’apertura del Canal du Midi nel 1680, il miglioramento della rete stradale e la creazione della ferrovia nel XIX secolo contribuiscono poi allo sviluppo della monocoltura viticola. Questa prosperità vacilla con la crisi della fillossera e la sovrapproduzione, culminando nella crisi viticola del 1907 che spinge il Sud della Francia alla rivolta ma anche alla riorganizzazione, soprattutto attraverso lo sviluppo del sistema cooperativo.

Nel 1922 viene istituita nella regione del Minervois un’associazione di tutela. Nato nel 1951 inizialmente come denominazione di origine «vins délimités de qualité supérieure» (vini delimitati di qualità superiore), il «Minervois» è stato riconosciuto come denominazione d’origine controllata con decreto del 15 febbraio 1985 dopo una riconversione dei tipi di vitigni e l’introduzione di condizioni di produzione più precise.

Tuttavia i professionisti della regione di «La Livinière» hanno sempre avuto la convinzione di disporre di un territorio e di competenze capaci di esprimere appieno l’originalità della loro produzione di vini rossi. Agli albori degli anni ‘70, con l’ausilio di strutture tecniche e sotto l’impulso della cantina cooperativa del comune di La Livinière presieduta da Maurice Piccinini, questi produttori cercano i migliori abbinamenti vitigno-sito di impianto, adattano al meglio le tecniche di potatura e di conduzione della vite, effettuano la raccolta al grado di maturazione ottimale e migliorano le tecniche di vinificazione. Nel 1988 Maurice Piccinini crea un’associazione di tutela e nel 1999 viene riconosciuta la denominazione di origine controllata «Minervois-La Livinière».

Nel 2018 sono stati prodotti 11 000 hl di vino da 45 produttori, di cui 2 cantine cooperative che elaborano il 20 % dei volumi.

I vini sono ottenuti dall’assemblaggio di più vitigni secondo la tradizione dei vigneti della Linguadoca, con una presenza prevalente dei vitigni Grenache N, Mourvèdre N e Syrah N.

Interazioni causali

Esposta a sud/sud-est e protetta dagli influssi marittimi provenienti da est o da ovest, la zona geografica gode di un clima caldo e secco. Situata a ridosso del massiccio della Montagne Noire e sotto l’influenza del gradiente altitudinale, la zona geografica beneficia comunque di una certa freschezza notturna.

Queste particolari condizioni favoriscono una maturazione ottimale delle uve e una certa acidità, oltre a un ricercato equilibrio tra alcol e tannini.

Insieme a una precisa delimitazione delle parcelle destinate alla raccolta delle uve, delimitazione che privilegia le parcelle ben esposte con terreni argilloso-calcarei ad elevata pietrosità e su cui la produzione è soggetta a basse rese naturali, queste condizioni offrono al produttore la possibilità di un abbinamento vitigno-sito di impianto che contribuisce alla particolare espressione dei vini, che sono concentrati e potenti.

Il vitigno Grenache N predilige le terrazze pietrose e le marne offrendo una sensazione di calore e di rotondità al palato, mentre il Syrah N, varietà precoce, conferisce un elevato tenore zuccherino e aromi di frutta. Il Cinsaut N e il Carignan N, entrambi vitigni storici, esprimono, l’uno, finezza e, l’altro, corpo e tannicità. Quanto al Mourvèdre N, apporta tannini fini e note speziate.

Nel corso delle generazioni i produttori hanno saputo trarre il meglio dalle uve adattando le loro tecniche di vinificazione. Per ricavare un vino dagli aromi complessi, ma soprattutto per ottenere tannini rotondi e setosi, è stato presto introdotto dopo la fermentazione un periodo di affinamento in tino. Per raggiungere questi obiettivi, il disciplinare definisce un periodo minimo di affinamento fino al 15 ottobre dell’anno successivo a quello della raccolta.

La viticoltura segna la storia della zona geografica da 2 000 anni. I riferimenti all’Impero romano sono ovunque sul territorio, dalla toponomastica all’architettura, con la presenza di numerosi monumenti e resti, come la chiesa di Centeilles nel comune di Siran, costruita su una «villa» romana di cui si distinguono le antiche colonne.

La maggior parte delle cantine vitivinicole sorge su ex «villae» di legionari, e nei vigneti si ergono piccoli ripari in pietra a secco chiamati «Capitelles», caratteristici della regione e spesso vecchi di secoli.

I produttori di questo territorio hanno saputo accompagnare un luogo tanto intriso di storia e dal nome evocativo verso una moderna e riconosciuta denominazione di origine controllata.

La denominazione di origine controllata «Minervois-La Livinière» è uno dei fiori all’occhiello della regione della Linguadoca.

A suggello della notorietà e della nobiltà di questa denominazione di origine controllata, il «Livinage», istituito agli inizi degli anni novanta, è diventato un appuntamento imperdibile in cui professionisti del vino e giornalisti si ritrovano per degustare vini, incontrare produttori e scoprire la ricca diversità di questi luoghi.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

I vini per i quali, ai sensi del presente disciplinare, viene rivendicata la denominazione di origine controllata «Minervois-La Livinière» e presentati con la suddetta denominazione possono essere dichiarati dopo la raccolta, proposti al pubblico, spediti, messi in vendita o venduti solo se tale denominazione viene scritta e accompagnata dalla dicitura «Appellation contrôlée» (denominazione controllata), il tutto in caratteri ben visibili, nella dichiarazione di raccolta, su annunci, prospetti, etichette, fatture e contenitori di qualsiasi tipo.

Le diciture facoltative, il cui uso può essere disciplinato dagli Stati membri in virtù delle disposizioni dell’UE, sono riportate sulle etichette in caratteri le cui dimensioni non superano, né in altezza né in larghezza, il doppio di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

L’etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare il nome dell’unità geografica più ampia «Languedoc».

Le dimensioni dei caratteri di quest’unità geografica più ampia non superano, né in altezza né in larghezza, la metà di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

La zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini, è costituita dal territorio o parte del territorio dei seguenti comuni del dipartimento dell’Aude:

Pépieux;

Peyriac-Minervois: località «Les Tuileries d’Affiac».

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-b203f5e5-0950-4f4c-8407-65615a1d0791

 

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