Pomme de terre de Noirmoutier Igp

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The Pomme de terre de Noirmoutier is a fresh and delicate edible tuber harvested up to 31 August after a period of cultivation outdoors for a maximum of 130 days.

La Pomme de terre de Noirmoutier è un tubero commestibile fresco e fragile, raccolto fino al 31 agosto, dopo un periodo massimo di coltura in piena terra di 130 giorni.

pomme-de-terre-de-noirmoutier-igp Francia

 

«POMME DE TERRE DE NOIRMOUTIER»

N. UE PGI-FR-02434 – 11 settembre 2018

DOP ( ) IGP (X)

1.   Denominazione (denominazioni)

«Pomme de terre de Noirmoutier»

2.   Stato membro o paese terzo

Francia

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

La «Pomme de terre de Noirmoutier» è un tubero commestibile fresco e fragile, raccolto fino al 31 agosto, dopo un periodo massimo di coltura in piena terra di 130 giorni.

È prodotta con le varietà di Solanum tuberosum L. e suoi ibridi, che figurano in un elenco di varietà selezionate dal gruppo, nel rispetto di una procedura di introduzione ed esclusione. Tale procedura mira a garantire che le varietà autorizzate rispettino i criteri di selezione varietali in appresso: buona ripartizione dei calibri previsti, tenore massimo di materia secca, elevata velocità di tuberizzazione. Dopo ogni modifica l’elenco viene trasmesso ai produttori, all’organismo di controllo e alle autorità di controllo competenti.

Le caratteristiche particolari della «Pomme de terre de Noirmoutier» sono:

pasta di colore prevalentemente giallo,

buccia sottile che si stacca abbastanza facilmente prima della cottura (senza bisogno di pelatura),

calibro minimo di 17 mm e un massimo di 70 mm, con una differenza massima ammessa per ciascun condizionamento di 25 mm,

tenore massimo di materia secca (≤ 22 %).

3.3.   Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)

Pomme de terre de Noirmoutier Igp

3.4.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

La preparazione e l’impianto delle plantule, il raccolto, la selezione e la calibratura del prodotto si svolgono nella zona geografica.

3.5.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

Le patate devono essere spedite entro i 5 giorni lavorativi successivi al condizionamento. Sono presentate al consumatore in unità di vendita al dettaglio di capacità compresa fra 0,250 kg e 5 000 kg. Per la vendita al dettaglio self-service o per la ristorazione fuori casa, le patate sono condizionate in imballaggi aventi un peso massimo di 15 kg.

3.6.   Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

Oltre alle diciture obbligatorie previste dalla normativa relativa all’etichettatura e alla presentazione dei prodotti alimentari, ogni confezione unitaria di patate reca le seguenti indicazioni:

la denominazione registrata del prodotto e il simbolo IGP dell’Unione europea nello stesso campo visivo;

il nome e l’indirizzo del centro di imballaggio;

l’acronimo e l’indirizzo del gruppo Vendée Qualité.

4.   Delimitazione concisa della zona geografica

La zona geografica dell’IGP «Pomme de terre de Noirmoutier» nel dipartimento della Vandea comprende i seguenti comuni: Noirmoutier en l’Ile, l’Epine, La Guérinière e Barbâtre.

5.   Legame con la zona geografica

L’indicazione geografica protetta «Pomme de terre de Noirmoutier» si fonda principalmente sulla reputazione particolare debitamente acquisita nonché sulle competenze dei produttori, che, in un ambiente naturale particolare e favorevole, hanno permesso a questo prodotto di diventare una delle patate più note di Francia.

L’isola di Noirmoutier, con una superficie di 48 km2, presenta un’altitudine modesta e una conformazione orografica per lo più pianeggiante. L’isola poggia su uno zoccolo di granito e calcare sul quale si sono sedimentati nel corso del tempo i depositi alluvionali trasportati dalle correnti marine. I suoli coltivati sull’isola vanno da essenzialmente sabbiosi fino a sabbioso-limosi, drenanti, con una capacità di riscaldamento rapido.

L’isola gode di un clima oceanico temperato e umido d’inverno, con venti marini frequenti (ovest-sud-ovest), temperature sensibilmente più miti in inverno e in primavera rispetto al vicino continente e una discreta siccità estiva che inizia già nel mese di maggio. Il soleggiamento è notevole (2 200 ore/anno), nettamente superiore a quello registrato nel vicino continente (+ 300 ore), in particolare in primavera.

Le prime coltivazioni di patate sull’isola di Noirmoutier risalgono alla fine del XVIII secolo. Già nel 1796 le autorità dell’isola invitavano gli abitanti a non coltivarle più unicamente nei giardini, ma anche in pieno campo, in terreni che si rivelarono propizi a tale coltura. Secondo gli archivi dipartimentali della Vandea, nel 1860 l’isola comprendeva 300 ettari coltivati a patate, in cui era già presente la produzione specializzata delle patate «primaticce».

Dal 1875 la reputazione e la rarità del prodotto hanno indotto gli ortolani dell’isola a commercializzare le loro patate nei mercati di Saint-Nazaire e Nantes e nel mercato inglese (1 500 tonnellate nel 1881), con consegne documentate già dal mese di maggio. La fama è diventata tale che alcune imprese inglesi si sono stabilite sull’isola nel corso del decennio 1880 per dedicarsi a questa produzione.

L’attenzione costante al mantenimento e al miglioramento della qualità del prodotto ha dato vita alla celebre varietà Bonnotte de Noirmoutier negli anni ’20, che dal 1938 diventerà un riferimento per le patate di qualità (Jean Feytaud, La pomme de terreQue Sais-je, 1949, pag. 66).

Nel 1939 è stato istituito un consorzio di difesa agricola, in un contesto di conflitti di prezzo fra negozianti e produttori. Tale consorzio ha precorso l’organizzazione in cooperativa agricola dei produttori di patate dell’isola di Noirmoutier, che dal 1950 produce complessivamente 4 000 tonnellate di patate «primaticce».

I circa 30 produttori appartenenti alla cooperativa, denominati localmente «Pataquous», gestiscono piccole aziende agricole specializzate nella patata (dimensioni quasi due volte inferiori alla media nazionale). Questi produttori «artigiani» si trasmettono, spesso di generazione in generazione, l’esperienza acquisita, migliorando allo stesso tempo le tecniche di produzione in un ambiente caratterizzato da una forte coesione collettiva e dall’aiuto reciproco.

Tali competenze si esprimono in particolare attraverso la preparazione tempestiva dei suoli a porche, l’installazione di sistemi d’irrigazione, il lavoro di selezione delle varietà a pasta prevalentemente gialla idonee al contesto insulare e la pregermogliazione sistematica delle plantule. Si tratta inoltre della gestione e del controllo delle estirpazioni a partire dalla metà di marzo o ancora delle modalità di trasporto e preparazione per preservare la freschezza e la fragilità del prodotto prima della spedizione.

Così, da oltre 20 anni, si tiene ogni anno la sagra della «Pomme de terre de Noirmoutier», dalla fine di aprile o dall’inizio di maggio, che richiama diverse migliaia di visitatori. La cooperativa agricola ha anche fondato un club di intenditori della «Pomme de terre de Noirmoutier» che riunisce consumatori, autori di blog gastronomici e numerosi cuochi di fama nazionale e internazionale.

Le «Pomme de terre de Noirmoutier» sono raccolte fino alla fine di agosto dopo una breve coltivazione in piena terra. Sono anche fra le prime a essere commercializzate all’inizio della primavera sul mercato francese. Le patate presentano una buccia sottile che si stacca abbastanza facilmente prima della cottura e un tenore massimo di materia secca.

La «Pomme de terre de Noirmoutier» ha costruito la sua reputazione in oltre due secoli di storia, grazie all’interesse suscitato presso i consumatori, sia regionali, sia esteri. Le sue caratteristiche, come la precocità delle prime produzioni, il breve periodo di coltivazione in piena terra, il sottile spessore della buccia e il tenore massimo di materia secca, sono direttamente legate alle proprietà dei suoli leggeri e filtranti che, scaldandosi rapidamente, garantiscono uno sviluppo rapido dei tuberi. Le temperature e il soleggiamento (in particolare in primavera) significativamente più elevato sull’isola che nel vicino continente contribuiscono anch’essi a questo ciclo vegetativo di produzione caratteristico.

Le competenze professionali e la gestione collettiva delle fasi di produzione, come la pregermogliazione, la preparazione dei suoli a porche e la selezione varietale continua, hanno consentito alla produzione di patate sull’isola di Noirmoutier di acquisire la sua reputazione, mai venuta meno in seguito. Il contesto insulare, con la sua coesione collettiva e sociale, è stato determinante a questo fine.

La versatilità gastronomica della patata di Noirmoutier (cottura al vapore, rosolatura…) è riconosciuta da tempo dai consumatori e dai cuochi. A titolo di esempio, è così che nel 1996, in occasione di una vendita all’asta presso l’hôtel Drouot a cura di Pierre Cornette de Saint-Cyr, il primo lotto di 5 kg di patate di Noirmoutier ha raggiunto la quotazione di 15 000 franchi! Più del tartufo...

Il prezzo medio della «Pomme de terre de Noirmoutier» è oggi di norma da 2 a 5 volte superiore a quello delle altre patate commercializzate nello stesso periodo, pur rappresentando meno del 10 % del volume di tale mercato.

Vero elemento costitutivo del patrimonio locale e attività essenziale dell’economia agraria dell’isola, la «Pomme de terre de Noirmoutier» contribuisce quanto il turismo, la pesca e le saline alla vita e all’identità dell’isola di Noirmoutier. Oggi la reputazione della «Pomme de terre de Noirmoutier» è ancora intatta e recenti sondaggi d’opinione la vedono troneggiare sulle regioni francesi apprezzate per le patate primaticce.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

(Articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)

https://extranet.inao.gouv.fr/fichier/CDC-PDTNoirmoutier.pdf

 

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